Che cos’è la crusca, come si usa in cucina e quali sono le sue proprietà

Esistono diversi ingredienti versatili che permettono di realizzare piatti semplici, poveri e anche molto salutari. A questo riguardo merita di certo una segnalazione la crusca che riveste i semi di diversi cereali, come ad esempio il frumento.

La crusca, oggi facilmente reperibile in commercio in tante versioni, si rivela ideale per preparare numerose ricette in grado di accontentare anche i palati più difficili e che non richiedono particolari abilità tecniche.

biscotti di crusca
Biscotti di crusca

La crusca: aspetti generali

La prima cosa da sapere è che esistono diversi tipi di crusca che vengono ottenuti attraverso un accurato processo di raffinazione delle farine. Più nello specifico, in aggiunta a quella di frumento, esiste infatti la crusca di riso, di avena e di orzo. Ciascuna di queste varianti si contraddistingue non solo per l’elevato contenuto di fibre, ma anche per la presenza di sali minerali, come calcio, fosforo, magnesio o zinco. Sono inoltre presenti numerose vitamine, specialmente quelle appartenenti al gruppo B.

In passato usata come prodotto di scarto per alimentare il bestiame, oggi la crusca è tornata di moda e viene apprezzata perché, almeno quando consumata in giuste dosi, è davvero in grado di migliorare ad ampio raggio il benessere dell’organismo. Questo ingrediente è infatti molto equilibrato e povero di calorie, per questo può essere facilmente inserito in tante diete.

Le caratteristiche principali della crusca

In genere la crusca viene utilizzata come efficace lassativo, data la presenza di fibre alimentari, per questo riesce a contrastare i problemi di stitichezza in maniera naturale. Questo ingrediente, tuttavia, viene raccomandato anche a tutte quelle persone che devono perdere peso in quanto, anche se non interviene direttamente nel processo di dimagrimento, riesce comunque ad assicurare un senso di sazietà.

Bisogna poi considerare che la crusca rientra fra gli alimenti utili per trattare alcune patologie, come il diabete e il colesterolo. È infatti povera di colesterolo e ricca di fibre, aiutando a tenere a bada i valori di glicemia.

Coloro che assumono la crusca nelle corrette dosi e con una certa frequenza potranno inoltre sentirsi attivi e carichi di energia, dunque affrontare le giornate con maggior slancio. L’apporto di vitamine e sali minerali, infatti, aiuta a combattere il senso di stanchezza.

La corretta assunzione giornaliera

Solitamente viene raccomandato di non eccedere con il consumo e per questo bastano solo due cucchiai di crusca al giorno, da diluire in un bicchiere d’acqua, così da ottenere i benefici senza effetti indesiderati. In fase di acquisto sarebbe poi da preferire sempre la crusca biologica e quando sorgono dubbi di qualsiasi genere è meglio consultare il proprio medico o un esperto nutrizionista.

Occorre considerare, infatti, che un’assunzione eccessiva porta solitamente alla flatulenza, per questo è importante razionare le dosi giornaliere di crusca, in modo che l’organismo possa superare senza problemi la preliminare fase di adattamento.

Un ingrediente versatile

porridge con crusca d'avena

La crusca è ideale a colazione, al posto della granola di grano saraceno di cui abbiamo visto la ricetta per esempio, e per insaporire lo yogurt oppure la frutta fresca. Si rivela perfetta anche per condire minestre, ortaggi cotti a vapore e insalate estive. Grazie alla crusca si possono anche realizzare deliziose torte, biscotti e il porridge.

Insomma, siamo di fronte a un ingrediente che non dovrebbe mai mancare in cucina, adatto per ricette dolci e salate da consumare in ogni momento della giornata e in tutte le stagioni dell’anno.

Si ricorda, infine, che le crusche ricavate dal frumento e dall’avena sono quelle maggiormente acquistate, in quanto più semplici da digerire e perché rappresentano la base di varie pietanze abbastanza rapide da portare a tavola.